Mi occupo della sofferenza psicologica. Ci sono diversi modi di esprimerla: un sintomo specifico, per esempio ansia o depressione, o un’insoddisfazione esistenziale, per esempio difficoltà nella vita personale, familiare o lavorativa. 

Offro percorsi personalizzati di consultazione psicologica e di psicoterapia rivolti al singolo, bambino, adolescente, adulto, alla coppia e al gruppo. 

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Rappresenta il primo momento di incontro tra chi cerca e chi offre un aiuto in psicologia e psicoterapia.

E’ un momento prezioso perché spesso è la prima volta che si racconta la propria sofferenza a qualcuno.

L’obiettivo è quello di mettere a fuoco il problema e capire quale intervento può essere più adatto a quella persona e alla sua difficoltà.

Prevede un numero limitato di colloqui, di solito tre, ed è un’occasione di conoscenza reciproca, in cui chi chiede l’aiuto psicologico può valutare se si trova bene con quello psicoterapeuta e con il suo modo di lavorare.

Nel corso della consulenza lo psicoterapeuta restituisce una prima fotografia della sofferenza psicologica della persona dando il suo parere sulla necessità o meno di intraprendere un percorso di psicoterapia e spiegando quali sono le sue modalità di lavoro.

A partire dalla condivisione di questa immagine, che tiene conto della sofferenza, dei bisogni e delle disponibilità della persona, si decide se intraprendere un percorso di psicoterapia insieme oppure si valuta un invio ad un altro tipo di professionista.

È un percorso attraverso il quale la persona che presenta una sofferenza psicologica si domanda insieme allo psicoterapeuta quali sono le motivazioni che la portano a star male e a sviluppare un certo malessere.

I momenti di difficoltà che ognuno incontra possono manifestarsi attraverso una generale insoddisfazione nella vita, personale, familiare, o lavorativa oppure attraverso ansia, attacchi di panico, depressione, disturbi nell’alimentazione, nel sonno, nella sfera sessuale.

Lo psicoterapeuta aiuta la persona a capire quali sono le motivazioni che hanno portato alla costruzione di quella sofferenza, che pur nella sua disfunzionalità, resta la miglior soluzione che la persona ha trovato per il suo equilibrio.

Attraverso la psicoterapia si possono esplorare i propri meccanismi di funzionamento mentale per cambiare quelli che non ci piacciono e sostituirli con altri più funzionali e soddisfacenti.

La psicoterapia, aldilà della risoluzione dei sintomi, è un percorso che aiuta la persona a rimettersi in contatto con se stessa, che rende pensabili nuove prospettive e percorribili nuove strade.

La psicoterapia individuale si rivolge ad adulti, bambini e adolescenti.

E’ un percorso nel quale il piccolo paziente impara a dare nome alla sua sofferenza sviluppando nuovi canali espressivi e rinforzando quelli già attivi.

La psicoterapia si svolge in una stanza di giochi appositamente organizzata, dove il bambino può scegliere liberamente tra giocattoli, libri e colori per dare spazio alla sua creatività. Qualsiasi attività viene svolta insieme allo psicoterapeuta che aiuta a simbolizzare ed elaborare le emozioni conflittuali che emergono nelle varie fasi di gioco.

La psicoterapia con il bambino coinvolge sempre anche i genitori, i quali vengono chiamati già nella fase di consultazione per raccontare la storia del proprio figlio e la propria percezione del problema.

Durante il percorso di psicoterapia vengono coinvolti periodicamente attraverso incontri di coppia finalizzati a restituire informazioni sul lavoro con il proprio figlio e sostenere i genitori nel rapporto con il figlio che cambia.

L’idea sottostante è che non può esistere un percorso di psicoterapia efficace con il bambino se non si tiene conto del contesto in cui esso vive.

È un percorso nel quale i partner riprendono una relazione di scambio e di comunicazione, che per qualche motivo si è fermata. Insieme allo psicoterapeuta analizzano le modalità relazionali con cui ogni partner si rapporta all’altro e cercano di capire quali sono gli incastri relazionali disfunzionali che producono sofferenza e insoddisfazione nella coppia.

Spesso, infatti, i membri di una coppia in difficoltà sono inconsapevoli sia dell’influenza che il proprio modo di relazionarsi con il partner ha sul funzionamento globale della coppia, sia del fatto che il modo di ognuno di relazionarsi all’altro è portatore di bisogni profondi individuali. 

L’obiettivo della psicoterapia è quello di accompagnare i partner in un processo di ri-conoscenza da una diversa prospettiva che li porterà a scegliere se e come stare insieme.

È un percorso che si svolge in un piccolo gruppo di persone, lavorando sia intorno ad un focus specifico, sia sulle dinamiche relazionali che emergono nell’interazione tra i partecipanti. Può essere preceduta da un periodo di psicoterapia individuale finalizzata a preparare l’ingresso nel gruppo.

È rivolta a gruppi di persone che stanno incontrando una difficoltà relativa ad una tematica specifica, come ad esempio l’alimentazione, il post-partum, l’infertilità.

L’obiettivo è quello di confrontarsi con persone che stanno vivendo un disagio simile, elaborarne la sofferenza e trovare insieme nuovi modi di affrontarlo.